La piattaforma di Orbassano per lo sviluppo del Piemonte
7 febbraio 2016"Infrastrutture non efficienti: gap del 10%, per il sistema italiano. Sostenere la logistica, per valorizzare il sistema industriale".
Questo ed altri messaggi, sono stati lanciati sabato 21 novembre al convegno di Orbassano, promosso dalla Città, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino, sul tema: “La piattaforma logistica di Orbassano per lo sviluppo del Piemonte”.
Un incontro importante, per fare il punto sullo sviluppo del sistema della logistica, nel prossimo futuro, su scala piemontese.
“Lo scalo merci di Orbassano è una grande infrastruttura, oggi sotto utilizzata – così ha aperto la mattinata il Sindaco di Orbassano, Eugenio Gambetta -. Deve diventare un riferimento strategico, a servizio di tutta l’area torinese. Sono in atto, importanti processi di trasformazione della dinamiche del trasporto merci, ed occorre evolversi, per essere all’altezza del resto d’Europa. Non è più tempo di tergiversare, oggi avviamo un dibattito importante, e da qui occorre partire, per arrivare a risultati concreti per tutto il territorio”.
“La Regione Piemonte, ha piena consapevolezza dell’importanza dello sviluppo del sistema logistico, per il futuro del territorio – ha proseguito l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco -. Dobbiamo fare in modo che anche il Governo centrale, condivida i nostri stessi obiettivi, per lo sviluppo strategico dell’area. Dobbiamo tendere, ad un sistema integrato della logistica in Piemonte”.
La Città Metropolitana, è un ente nuovo – ha spiegato il Vice Sindaco della Città Metropolitana, Alberto Avetta – che eredita funzioni, che possiamo definire più tradizionali della Provincia, ma ha acquisito anche nuove competenze, come la Pianificazione Strategica, lo Sviluppo Sociale ed Economico, che sono fondamentali per uno sviluppo coordinato e complessivo. La logistica, in questo contesto, è strategica, importantissima. Dunque, non possiamo che continuare a confermare il nostro impegno, per sostenere questo settore, determinante per lo sviluppo di tutta l’area metropolitana”.
“L’Italia, è una straordinaria piattaforma logistica del Mediterraneo – ha spiegato il Commissario di Governo, Paolo Foietta – con una barriera, le Alpi, che ha visto svilupparsi, nel corso degli anni, un sistema di passi, valichi, di punti, attraverso i quali ci siamo messi in relazione con gli altri. Oggi, siamo di fronte a cambiamenti importanti nel trasporto. Dobbiamo investire, per colmare il gap di 50 anni, di mancati investimenti in infrastrutture, che si traducono in un maggiore costo del nostro sistema, del 10% rispetto al resto dell’Europa. Come recuperiamo questo gap? Dobbiamo investire. Oggi siamo totalmente dipendenti da sistema dei porti del Nord Europa. C’è un piano investimenti, per i prossimi anni, che ci permetterà di cogliere le opportunità che si creeranno. Abbiamo grandi potenzialità. Se guardiamo a quest’area, abbiamo quattro interventi importanti su cui lavorare fin da subito: la connessione con il Porto di Vado – Savona, la connessione Est (Novara, Milano, Sempione, Gottardo), Ferrobonus su LS Torino – Lione, la connessione con l’alessandrino ed il Porto di Genova. Ad Orbassano, abbiano un’area strategica, che in molti ci invidiano. La sfida è quella di valorizzare il sistema industriale, sostenendo la logistica. Oggi possiamo già fare molto: con la Torino – Lione, avremo poi l’unico vero scalo passante, di dimensione europea”.
Nella seconda parte della mattinata, si è poi aperta la tavola rotonda, moderata dall’architetto Valter Martino, del Comune di Orbassano.
“La Società SITO, sta lavorando per definire alcune importanti strategie – ha spiegato Giambattista Quirico, Presidente SITO, Società che gestisce l’Interporto di Torino – per razionalizzare, migliorare ed aumentare l’utilizzo della modalità ferroviaria, presso la piattaforma logistica integrata di Orbassano”.
“Siamo assolutamente disponibili, a seguire i progetti di sviluppo della logistica, a livello piemontese – ha spiegato Ottavio Guala, Vice Presidente CAAT, Centro Agroalimentare di Torino -. Caat, è già una grande piattaforma logistica. Con lo scenario dei prossimi anni, proprio rispetto alla logistica, si aprono grandi opportunità, per il settore ortofrutticolo. Dovremo coglierle al meglio”.
“La prevalenza del trasporto su ferrovia, va definita per legge. Bisogna avere un chiaro indirizzo nazionale, sulla strategia della logistica – ha spiegato Livio Ambrogio, Presidente della Ambrogio SpA -. E’ indispensabile, per chi lavora nel settore. In altri Paesi europei, il quadro è chiaro e le priorità sono ben definite. Anche in Italia, serve questo sforzo”.
“Ci stiamo preparando ad un grande cambiamento per il traffico ferroviario, attraverso le Alpi – ha spiegato Alberto Grisone, Hupac -. Nel 2017, apre il nuovo tunnel del Gottardo, e creerà un modello completamente nuovo. Se guardiamo al Frejus, pensiamo che si possa fare molto: miglioramento profilo linee di accesso asse Frejus, creare sinergie tra gli attori della catena logistica, migliorare capacità di accesso al Frejus lato francese, in particolare, verso Grenoble”.
“Fino ad oggi, l’approccio alla logistica, è stato in termini di costo, e non di business – ha spiegato Cristina Manara, di Confindustria -. Non c’era una politica nazionale rispetto all’Europa, oggi invece c’è, un lavoro importante in corso. Tutti i temi affrontati in questo convegno, vengono riportati ed inseriti in un livello europeo. Come imprese, scontiamo il gap infrastrutturale dell’11%. Dobbiamo cercare di provare a diminuire questa distanza, rispetto agli Stati Europei, con investimenti importanti sulle infrastrutture e sulle politiche, scegliendo bene le priorità”.
“Stiamo lavorando molto, e guardiamo con attenzione, alla politica dei corridoi – ha spiegato Paolo Grassi, RFI -. Ci stiamo preparando ai grandi cambiamenti che sono in corso, come quello del tunnel del Gottardo. Ma ci sono, senza dubbio, investimenti che possono dare risultati a breve, e che ci permetteranno di essere pronti a cogliere al meglio l’arrivo della Torino – Lione. Orbassano, ha la possibilità di affermarsi come scalo strategico, a fianco degli operatori dell’intermodalità. Noi siamo pronti, a fare la nostra parte”.
“Oggi, abbiamo potuto registrare, da parte di tutti gli operatori, un forte interesse per lo scalo merci di Orbassano – ha concluso il Sindaco di Orbassano Gambetta -. E’ emerso anche forte, il risvolto ambientale di molte scelte strategiche del settore logistico. Non dobbiamo pensare ad una sfida, tra ferro e gomma. I dati ci dicono che c’è spazio per tutti. Dobbiamo solo sviluppare al meglio, le opportunità esistenti”.
“Non dobbiamo avere paura della novità – ha aggiunto Paolo Foietta, Commissario di Governo -. Si arriverà ad un sistema incrociato di linee, questo rappresenta il futuro. Il non fare o il ritorno al passato, sono scelte perdenti, anche per la vera cultura ambientalista. La scelta del ferro, è l’unica scelta ambientalista davvero possibile. Iniziamo a fare piccoli atti, ma avviamo un percorso concreto. Oggi transitano 4 milioni di tonnellate di merci dal Frejus, in cinque anni riusciamo a raddoppiarle? Proviamo a darci questo obiettivo. Anche con questi passi, potremo davvero cambiare il sistema e superare il gap che oggi abbiamo”.
Questo ed altri messaggi, sono stati lanciati sabato 21 novembre al convegno di Orbassano, promosso dalla Città, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino, sul tema: “La piattaforma logistica di Orbassano per lo sviluppo del Piemonte”.
Un incontro importante, per fare il punto sullo sviluppo del sistema della logistica, nel prossimo futuro, su scala piemontese.
“Lo scalo merci di Orbassano è una grande infrastruttura, oggi sotto utilizzata – così ha aperto la mattinata il Sindaco di Orbassano, Eugenio Gambetta -. Deve diventare un riferimento strategico, a servizio di tutta l’area torinese. Sono in atto, importanti processi di trasformazione della dinamiche del trasporto merci, ed occorre evolversi, per essere all’altezza del resto d’Europa. Non è più tempo di tergiversare, oggi avviamo un dibattito importante, e da qui occorre partire, per arrivare a risultati concreti per tutto il territorio”.
“La Regione Piemonte, ha piena consapevolezza dell’importanza dello sviluppo del sistema logistico, per il futuro del territorio – ha proseguito l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco -. Dobbiamo fare in modo che anche il Governo centrale, condivida i nostri stessi obiettivi, per lo sviluppo strategico dell’area. Dobbiamo tendere, ad un sistema integrato della logistica in Piemonte”.
La Città Metropolitana, è un ente nuovo – ha spiegato il Vice Sindaco della Città Metropolitana, Alberto Avetta – che eredita funzioni, che possiamo definire più tradizionali della Provincia, ma ha acquisito anche nuove competenze, come la Pianificazione Strategica, lo Sviluppo Sociale ed Economico, che sono fondamentali per uno sviluppo coordinato e complessivo. La logistica, in questo contesto, è strategica, importantissima. Dunque, non possiamo che continuare a confermare il nostro impegno, per sostenere questo settore, determinante per lo sviluppo di tutta l’area metropolitana”.
“L’Italia, è una straordinaria piattaforma logistica del Mediterraneo – ha spiegato il Commissario di Governo, Paolo Foietta – con una barriera, le Alpi, che ha visto svilupparsi, nel corso degli anni, un sistema di passi, valichi, di punti, attraverso i quali ci siamo messi in relazione con gli altri. Oggi, siamo di fronte a cambiamenti importanti nel trasporto. Dobbiamo investire, per colmare il gap di 50 anni, di mancati investimenti in infrastrutture, che si traducono in un maggiore costo del nostro sistema, del 10% rispetto al resto dell’Europa. Come recuperiamo questo gap? Dobbiamo investire. Oggi siamo totalmente dipendenti da sistema dei porti del Nord Europa. C’è un piano investimenti, per i prossimi anni, che ci permetterà di cogliere le opportunità che si creeranno. Abbiamo grandi potenzialità. Se guardiamo a quest’area, abbiamo quattro interventi importanti su cui lavorare fin da subito: la connessione con il Porto di Vado – Savona, la connessione Est (Novara, Milano, Sempione, Gottardo), Ferrobonus su LS Torino – Lione, la connessione con l’alessandrino ed il Porto di Genova. Ad Orbassano, abbiano un’area strategica, che in molti ci invidiano. La sfida è quella di valorizzare il sistema industriale, sostenendo la logistica. Oggi possiamo già fare molto: con la Torino – Lione, avremo poi l’unico vero scalo passante, di dimensione europea”.
Nella seconda parte della mattinata, si è poi aperta la tavola rotonda, moderata dall’architetto Valter Martino, del Comune di Orbassano.
“La Società SITO, sta lavorando per definire alcune importanti strategie – ha spiegato Giambattista Quirico, Presidente SITO, Società che gestisce l’Interporto di Torino – per razionalizzare, migliorare ed aumentare l’utilizzo della modalità ferroviaria, presso la piattaforma logistica integrata di Orbassano”.
“Siamo assolutamente disponibili, a seguire i progetti di sviluppo della logistica, a livello piemontese – ha spiegato Ottavio Guala, Vice Presidente CAAT, Centro Agroalimentare di Torino -. Caat, è già una grande piattaforma logistica. Con lo scenario dei prossimi anni, proprio rispetto alla logistica, si aprono grandi opportunità, per il settore ortofrutticolo. Dovremo coglierle al meglio”.
“La prevalenza del trasporto su ferrovia, va definita per legge. Bisogna avere un chiaro indirizzo nazionale, sulla strategia della logistica – ha spiegato Livio Ambrogio, Presidente della Ambrogio SpA -. E’ indispensabile, per chi lavora nel settore. In altri Paesi europei, il quadro è chiaro e le priorità sono ben definite. Anche in Italia, serve questo sforzo”.
“Ci stiamo preparando ad un grande cambiamento per il traffico ferroviario, attraverso le Alpi – ha spiegato Alberto Grisone, Hupac -. Nel 2017, apre il nuovo tunnel del Gottardo, e creerà un modello completamente nuovo. Se guardiamo al Frejus, pensiamo che si possa fare molto: miglioramento profilo linee di accesso asse Frejus, creare sinergie tra gli attori della catena logistica, migliorare capacità di accesso al Frejus lato francese, in particolare, verso Grenoble”.
“Fino ad oggi, l’approccio alla logistica, è stato in termini di costo, e non di business – ha spiegato Cristina Manara, di Confindustria -. Non c’era una politica nazionale rispetto all’Europa, oggi invece c’è, un lavoro importante in corso. Tutti i temi affrontati in questo convegno, vengono riportati ed inseriti in un livello europeo. Come imprese, scontiamo il gap infrastrutturale dell’11%. Dobbiamo cercare di provare a diminuire questa distanza, rispetto agli Stati Europei, con investimenti importanti sulle infrastrutture e sulle politiche, scegliendo bene le priorità”.
“Stiamo lavorando molto, e guardiamo con attenzione, alla politica dei corridoi – ha spiegato Paolo Grassi, RFI -. Ci stiamo preparando ai grandi cambiamenti che sono in corso, come quello del tunnel del Gottardo. Ma ci sono, senza dubbio, investimenti che possono dare risultati a breve, e che ci permetteranno di essere pronti a cogliere al meglio l’arrivo della Torino – Lione. Orbassano, ha la possibilità di affermarsi come scalo strategico, a fianco degli operatori dell’intermodalità. Noi siamo pronti, a fare la nostra parte”.
“Oggi, abbiamo potuto registrare, da parte di tutti gli operatori, un forte interesse per lo scalo merci di Orbassano – ha concluso il Sindaco di Orbassano Gambetta -. E’ emerso anche forte, il risvolto ambientale di molte scelte strategiche del settore logistico. Non dobbiamo pensare ad una sfida, tra ferro e gomma. I dati ci dicono che c’è spazio per tutti. Dobbiamo solo sviluppare al meglio, le opportunità esistenti”.
“Non dobbiamo avere paura della novità – ha aggiunto Paolo Foietta, Commissario di Governo -. Si arriverà ad un sistema incrociato di linee, questo rappresenta il futuro. Il non fare o il ritorno al passato, sono scelte perdenti, anche per la vera cultura ambientalista. La scelta del ferro, è l’unica scelta ambientalista davvero possibile. Iniziamo a fare piccoli atti, ma avviamo un percorso concreto. Oggi transitano 4 milioni di tonnellate di merci dal Frejus, in cinque anni riusciamo a raddoppiarle? Proviamo a darci questo obiettivo. Anche con questi passi, potremo davvero cambiare il sistema e superare il gap che oggi abbiamo”.