Città e logistica

14 gennaio 2016
La città è uno dei fulcri dei processi di interazione tra economia e territorio. Tuttavia tale imprescindibile funzione è spesso resa difficoltosa dal manifestarsi di esternalità negative, legate alla congestione stradale, all'incidentalità ed all'impatto ambientale.

Gli stessi margini operativi dell'attività di movimentazione in entrata ed uscita dalle città cartificano in qualche modo la competitività dell'area urbana in questione.

Anche la velocità della summenzionata interazione ha conosciuto negli ultimi decenni una significativa accelerazione. La città produce e consuma beni che necessitano di essere consegnati agli utilizzatori finali ed intermedi con velocità e frequenze sempre più elevate, con logiche di "just in time" mutuate dalla logistica industriale e con una riduzione dei quantitativi delle singole consegne, ciò al netto delle maggiori distanze delle origini e destinazioni degli stessi prodotti.

L'effetto derivante è una maggiore congestione stradale, e in generale un aumento della conflittualità tra la componente passeggeri e quella merci della mobilità urbana.

I progetti di City Logistics si pongono quali interventi utili a normalizzare le condizioni appena citate, seguendo spesso approcci diversi e di adattamento, in base alle peculiari e complesse realtà urbane in cui vengono calati, talvolta senza neppure la partecipazione dei commercianti e dei trasportatori.

Le modalità di intervento più frequentemente adottate vanno dalla realizzazione di CDU, Centri di Distribuzione Urbana, all'introduzione di normative, regolamenti e sistemi tariffari che tendono ad incidere sulle finestre orarie dedicate alla distribuzione, sulla tipologia dei mezzi utilizzati e sulle aree impiegate per il carico e scarico.

In rari casi però il Centro di Distribuzione Urbana si è dimostrato all'altezza di sostituire in tutto o in parte l'attuale articolato intreccio di filiere distributive che convergono sui centri urbani, così come i vari impianti normativi hanno finito per rendere più complessa e disarmonica per gli attori coinvolti, l'organizzazione su scala più vasta della singola realtà urbana.